Dalla valutazione degli immobili alla pubblicazione degli annunci, passando dalle applicazioni che mostrano come potrebbe essere arredato un immobile al momento vuoto secondo un determinato stile. Ecco alcuni esempi di come l’AI sta cambiando il mercato immobiliare
In un contesto dinamico come quello immobiliare, dove l’accesso a informazioni di alta qualità riveste un ruolo cruciale, l’intelligenza artificiale emerge come una forza chiave nella riduzione delle disparità informative tra gli attori coinvolti, contribuendo a incrementare la trasparenza delle attività e del settore nel suo complesso.
Il fulcro dell’utilizzo dell’IA è naturalmente la facilità di raccolta e reperimento delle informazioni. Nei meandri del Real Estate, così come nel mondo online, l’innovazione è intrinsecamente legata ai portali immobiliari, che giornalmente aggregano, processano e distribuiscono dati di mercato.
Detentori delle tecnologie adeguate e di una mole di dati considerevole, i portali hanno già guidato il settore attraverso la transizione digitale, passando dalla carta al web. Nel corso del 2023, l’intelligenza artificiale è stata l’oggetto di conversazioni ubiquitarie, rappresentando la tecnologia del momento. Un’enorme ondata di interesse da parte di investitori, giganti del tech, aziende web e digitali ne ha sottolineato le potenzialità e le applicazioni future.
L’IA, con la sua capacità di elaborare dati e informazioni in tempi rapidissimi e con un elevato grado di personalizzazione, sta sempre più diventando una risorsa per fornire soluzioni e informazioni al pubblico, dall’elaborazione di testi musicali alla creazione di opere d’arte e alla scrittura di codice di programmazione informatica.
L’investimento massiccio di Microsoft in OpenAI all’inizio dell’anno, seguito dal lancio del servizio Bard da parte di Google, evidenziano l’importanza assegnata all’IA dalle grandi aziende. Nel settore immobiliare, il Machine Learning ha trovato applicazione negli strumenti di valutazione online, noti come AVM (Automated Valuation Model), che sfruttano algoritmi di intelligenza artificiale.
Questi algoritmi, in grado di riconoscere automaticamente immobili simili a quelli in fase di valutazione, forniscono stime di prezzo preliminari in pochi secondi. Sebbene sempre più richiesti dagli utenti, specialmente all’inizio dei processi di compravendita, tali stime non hanno ancora raggiunto la precisione di un professionista immobiliare, portando i portali a investire in ulteriori approcci basati sull’IA.
Per migliorare la precisione delle stime, l’integrazione dell’Image Recognition, un’altra applicazione dell’IA, sta diventando una priorità. Questa tecnologia consente una valutazione più affidabile delle condizioni dell’immobile, basandosi sulle immagini fornite dall’utente e analizzando dettagli specifici come arredi, infissi e pavimenti.
L’obiettivo dei portali è avvicinare sempre più domanda e offerta, puntando su servizi a valore aggiunto che incorporano l’intelligenza artificiale. I “chatbot” stanno evolvendo, offrendo informazioni sempre più dettagliate e svolgendo mansioni time-consuming, come la consulenza mutui.
In futuro, potrebbero addirittura sostituire il professionista in alcune attività di base, come la pianificazione di appuntamenti e lo screening di acquirenti e venditori. L’IA potrebbe rivoluzionare anche la pubblicazione degli annunci immobiliari, semplificando la scrittura di descrizioni complete e inequivocabili.
Alcune applicazioni dell’IA consentono persino di visualizzare l’arredamento di un immobile vuoto secondo uno specifico stile. Tutti questi sviluppi contribuiscono a elevare il livello di informazioni accessibili agli utenti, accelerando significativamente il processo di ricerca e transazione.
La sfida per i portali è ora integrare l’IA nella fase di ricerca immobiliare. Un “assistente immobiliare” potrebbe diventare il nuovo standard, mostrando automaticamente agli utenti gli immobili che soddisfano i loro requisiti dopo una breve conversazione. Questo approccio promette un’esperienza più intuitiva e personalizzata rispetto all’uso tradizionale di filtri.
Mentre alcuni vedono l’IA con entusiasmo, altri nutrono scetticismo riguardo alla sua adozione, speculando sul possibile ridimensionamento del ruolo degli agenti immobiliari. Tuttavia, è essenziale comprendere che l’IA non sostituirà i professionisti immobiliari, ma sarà un alleato prezioso se integrata con le loro competenze.
L’esperienza passata, come il passaggio dalla carta al web, dimostra che l’adozione di nuove tecnologie può accelerare le transazioni senza eliminare la figura del professionista immobiliare, che continua a svolgere un ruolo imprescindibile nelle fasi cruciali della transazione. La strada è tracciata, con l’IA che diventerà sempre più un elemento standard nei prodotti e servizi del settore, evidenziando la necessità per i professionisti immobiliari di abbracciare e utilizzare queste nuove tecnologie a loro disposizione.